Il pilota due volte iridato: “Andavo sul Monte Grappa a derapare, con un trattore pronto a recuperarmi la macchina. Ho visto da vicino le morti di Bettega, Toivonen e Cresto, ma la passione non si è mai spenta”
C’ è stata un’epoca d’oro in cui i rally attiravano migliaia di tifosi. La Lancia era regina, le vetture erano i mostri da 500 cavalli del Gruppo B e i piloti erano eroi funamboli capaci di andare in derapata a 180 all’ora. Il veneto Miki Biasion è stato uno di loro, due volte campione del mondo nel 1988 e nel 1989 sulla mitica Delta Integrale, e ultimo iridato italiano della storia. Un fenomeno, protagonista di una vita sportiva avventurosa, che a 67 anni lo vede ancora in azione come “talent scout” dei giovani.