Basata sul restyling della Ioniq 6 (in arrivo più avanti), la 6 N si pone in cima all’offerta sportiva del modello, eguagliando le prestazioni della Ioniq 5 N. Tantissima tecnologia per il massimo divertimento: ecco com’è fatta
Salutate definitivamente i20 N e i30 N, Hyundai ha virato in modo deciso verso l’elettrico anche sui modelli più sportivi. L’ha fatto presentando la Ioniq 5 N e sconvolgendo il mercato delle EV prestazionali, proponendo un livello di tecnologia sconosciuto ai più. Ora, durante l’edizione 2025 del Goodwood Festival of Speed, Hyundai raddoppia togliendo i veli alla Ioniq 6 N. Avendo avuto l’opportunità di osservarla da vicino in anteprima presso degli studi fotografici in Inghilterra, possiamo addentrarci in un approfondimento altrimenti più complicato. Il prezzo dovrebbe essere di poco superiore a quello del crossover sportivo, dunque prossimo agli 80.000 euro.
Hyundai Ioniq 6 N: come è fatta, il design
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La prima cosa che balza all’occhio è l’estremizzazione della carrozzeria. Splitter anteriore, mega alettone posteriore, minigonne, cerchi dedicati, fiancate allargate, estrattore e paraurti elaborati. A tutto ciò – e alla splendida colorazione di lancio Blue Performance, tratto distintivo del reparto N di Hyundai – s’aggiunge un dettaglio non secondario. La base di partenza non è la Ioniq 6 attualmente sul mercato in Italia, bensì il suo restyling, disponibile più avanti nel Bel Paese. Troviamo dunque una firma luminosa al frontale decisamente più sottile e affusolata che in precedenza, il lettering Ioniq 6 sul portellone posteriore con il logo N a fianco e un’illuminazione posteriore anch’essa rivista. In nero lucido i principali dettagli: calotte degli specchietti, cerchi in lega da 20” (su gomme 275/35!), alettone posteriore e tutta la parte bassa dell’auto, che si estende dal paraurti anteriore sino al portellone posteriore, tagliando le portiere a 1/3 d’altezza. Infine, i dettagli rossi impreziosiscono il look, conferendo un aspetto ancor più racing: parliamo di pinze freno e una striscia che unisce, virtualmente, splitter anteriore, minigonne e paraurti posteriore.
Hyundai Ioniq 6 N: come è fatta, gli interni
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La sensazione che si vive all’interno dell’abitacolo è quella di essere su una vettura a metà strada fra una Ioniq 6 e una Ioniq 5 N. Ed è proprio così. L’impostazione tecnica di base è quella della Ioniq 6, con tunnel centrale a dividere in due l’ambiente come sulla Ioniq 6, ma se si osserva il volante si riconosce la familiarità con quello della Ioniq 5 N, con tutti i pulsanti rapidi del caso per passare immediatamente alle modalità di guida più racing. Quanto ai sedili, invece, quelli frontali sono “a guscio”, come su i30 N facelift e Ioniq 5 N: contenitivi per le prestazioni, meno confortevoli se si deve viaggiare. Lo spazio interno non manca per quattro persone, con un passo di quasi 3 metri e una lunghezza complessiva della vettura di quasi 5. Nel vano bagagli – non dei più spaziosi per via della silhouette esterna della vettura – c’è una sorpresa alla quale Hyundai ci ha abituati: la presenza della barra duomi, per irrigidire l’auto al posteriore. Anche nei dettagli, prima che essere pratica è pensata per andare forte.
Hyundai Ioniq 6 N: come è fatta, la tecnica
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La tecnica che abbiamo imparato a conoscere sulla Ioniq 5 N è stata trasferita anche sulla filante berlina sportiva. Due i motori elettrici, uno per ogni asse, capaci di sviluppare una potenza di 609 Cv e 740 Nm di coppia (650 Cv e 770 Nm in N Grin Boost, per 10 secondi). L’architettura a 800 Volt permette ricariche veloci fino a 350 kW di potenza: in questo modo si passa dal 10 all’80% in appena 18 minuti, a fronte di 469 km di autonomia con un pieno di energia della batteria da 84 kWh. La velocità di punta è di 257 km/h, ma ciò che sorprende è l’elettronica abbinata all’auto.
Hyundai Ioniq 6 N: come è fatta, l’elettronica
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In primis è impressionante la presenza di un cambio simulato: la funzione N e-Shift offre le stesse sensazioni di un’auto con cambio Dct, simulando proprio il doppia frizione 8 marce di Hyundai. Migliorato, poi, l’N Active Sound+, in grado di generare il suono di un motore in modo tale da rendere più familiare l’uso dell’elettrica, specie in pista, dove avere dei riferimenti con rumore e marce è sempre una buona idea. Presenti anche funzioni come l’N Launch Control, per partenze brucianti, e l’N Drift Optimizer, personalizzando la derapata da usare. La lista prosegue con N Battery Preconditioning, N Pedal, N Torque Distribution (arrivando ad avere l’auto 100% anteriore o 100% posteriore), N Ambient Shift Lights, differenziale autobloccante elettronico e-Lsd al posteriore e N Track Manager. I tecnici Hyundai hanno infine lavorato sulle sospensioni semiattive, in particolar modo sul setting delle sospensioni stesse, con l’intento di arrivare più facilmente al limite e dunque rendere l’auto più veloce e al contempo di facile utilizzo per tutti.
Hyundai Ioniq 6 N: la scheda tecnica
Motore | 2 motori elettrici, uno per asse |
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